I cittadini di Collina delle muse chiedono una immediata e risolutiva risposta da parte degli enti competenti contro il degrado che affligge ormai da decenni il quartiere periferico sito tra Montespaccato, via Boccea ed il GRA.

Roma, 03 Maggio 2020: Dopo anni di chiacchiere e fraintendimenti la misura è colma: il comitato di cittadini di Collina delle Muse denuncia il completo stato di abbandono del proprio quartiere da parte delle istituzioni. Le fotografie a corredo di questo comunicato provano il degrado in cui i cittadini sono costretti a vivere. Da più di dieci anni si attendono i lavori a scomputo promessi da chi ha riempito di cemento la collina, complici le istituzioni che continuano a girarsi i pollici in attesa che le convenzioni scadano o che le ditte costruttrici vendano anche l'ultimo appartamento - la famosa “clausola Caltagirone già ampiamente superata dalla giurisprudenza civile - che fornirà l’opportunità di sparire e non completare ciò che è dovuto alla cittadinanza.
Il Municipio continua a tergiversare e a perdere tempo e i cittadini di Collina delle Muse sono costretti a vivere in mezzo alla sporcizia e all'incuria, impossibilitati dalla stretta maglia delle norme comunali anche a farsi carico della salubrità dei luoghi. Come emerge chiaramente dalla documentazione fotografica l'immondizia è ormai sedimentata e intere aree vengono adibite a discariche abusive, gli alberi seccano e al posto dei viali alberati venduti dalle immagini di progetto rimangono monconi di tronchi; l'asfalto dei marciapiedi così come gli scivoli per gli handicappati sono sconnessi e invasi dalle erbacce; i muretti di rispetto delle aree verdi crollano per l’assenza di manutenzione o vengono vandalizzati; le staccionate delle aree verdi sono ormai un lontano ricordo; le fontanelle note come "i nasoni" di Roma a Collina delle muse sono state tutte rese inservibili, piombate e abbandonate.

Il comitato di Collina delle Muse a più riprese ha incontrato ogni tipo di interlocutore presso la Circoscrizione del XIII Municipio: in venti anni abbiamo insistito incessantemente per richiedere quanto dovuto alla cittadinanza:

      La riqualificazione dell'area verde tra Monte-spaccato e via Antonio Maglio prospiciente il nuovo asilo nido: è un’area verde enorme in stato di completo abbandono (come da documenti fotografici allegati). Riqualificazione e ripristino sono dovuti ai bambini di Monte-spaccato e Collina delle muse.  Si ricorda che l’area “a scomputo” ha questa destinazione grazie ad un progetto non solo approvato, ma con fondi già destinati, che prevedeva altresì la realizzazione di un’area di rispetto per gli amici a quattro zampe.
      Il parco giochi inclusivo di via Pietro Ubaldo Angeletti doveva accogliere tutti i ragazzi, senza esclusioni sociali, per consentire anche ai bambini con handicap di giocare. Anch’esso per questo progetto “a scomputo” i fondi realizzativi sono già disponibili, ma trattenuti.
      La riqualificazione dell’area verde (il c.d. parco archeologico) abbandonata da anni sulla quale era stata indicata la possibilità di creare un percorso attrezzato per gli esercizi fisici. Si sottolinea che anche per quest’area e questo progetto esistono già fondi accantonati.
      La riqualificazione dei viali alberati ormai diventati una distesa di tronchi monchi.
      La richiesta di avere un calendario fisso per lo sfalcio del verde del quartiere.
      La richiesta di avere un calendario fisso per la pulizia e il diserbo delle strade, dei marciapiedi e delle zone limitrofe come i parcheggi, molti dei quali adibiti a discariche abusive da chi nottetempo scarica i suoi materiali di scarto.
      Richiesta a più riprese, anche l'installazione di telecamere e/o foto-trappole come disincentivo per lo sversamento dei rifiuti ingombranti nei parcheggi e nelle aree verdi della zona.
      La richiesta degli attraversamenti pedonali su via Pietro Ubaldo Angeletti da parte del Comitato è stato un vero e proprio calvario. Via Pietro Ubaldo Angeletti infatti è una via lunga e dritta che la sera diventa un "autodromo" e ha visto negli anni numerosi incidenti.
      Opere di interramento della rete elettrificata che vede gran parte del suo percorso pericolosamente attiguo alle abitazioni.
      Opere di realizzazione delle barriere antirumore sui tratti di GRA attigui alle abitazioni
      La possibilità da parte del Comitato di adottare alcune aree verdi come ad esempio le numerose rotatorie.

Nonostante il Comitato di Collina delle Muse si sia battuto, senza sosta, per 15 anni, con tenacia e volontà di fare, ognuna delle richieste è sempre rimbalzata dal muro di gomma chiamato MUNICIPIO XIII.

Gli oltre 2000 abitanti di Collina delle Muse chiedono un rapido e reale intervento da parte delle istituzioni e una maggiore attenzione e ascolto verso i comitati di quartiere che nonostante si spendano instancabilmente sul territorio per migliorare la vita di tutti i cittadini coinvolti vengono sempre sviliti e ignorati da quegli stessi rappresentanti dei cittadini che professano il coinvolgimento dal basso.



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